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Abiogen pharma Acetamol prima Infanzia 10 Supposte 125mg

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Acetamol prima Infanzia supposte è un farmaco indicato come trattamento sintomatico della febbre e del dolore lieve o moderato. Formato: 10 supposte

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Abiogen pharma Acetamol prima Infanzia 10 Supposte 125mg

Acetamol prima Infanzia supposte è un trattamento sintomatico della febbre e del dolore lieve o moderato.

Denominazione

ACETAMOL

Principi attivi

ACETAMOL prima infanzia 125 mg supposte Una supposta contiene: Principio attivo: paracetamolo 125 mg

Eccipienti

ACETAMOL supposte: Gliceridi semisintetici, lecitina di soia.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; in particolare verso altri analgesici ed antipiretici.

La posologia di Acetamol prima Infanzia supposte

Al di sotto dei tre mesi, in caso di ittero, è opportuno ridurre la dose singola per via orale.

Usare il farmaco solo dopo aver consultato il medico e rispettare le sue prescrizioni circa le dosi e la durata del trattamento.

Bambini da 3 a 24 mesi e di peso superiore a 6 kg : Una supposta da 125 mg ogni 4–6 ore (mai meno di 4 ore tra una e l’altra).

Il numero massimo di supposte nelle 24 ore è di 4 per i bambini di 6–7 kg, 5 per quelli di 7–10 kg, nei bambini di peso superiore non si potranno comunque superare le 6 supposte.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze e precauzioni

Bambini :Consultare il medico prima di somministrare il farmaco ad un bambino.

Interazioni

  • L’assorbimento per via orale del paracetamolo dipende dalla velocità dello svuotamento gastrico. Pertanto, la somministrazione concomitante di farmaci che rallentano (ad es. anticolinergici, oppioidi) o aumentano (ad es. procinetici) la velocità dello svuotamento gastrico può determinare rispettivamente una diminuzione o un aumento della biodisponibilità del prodotto.
  • La somministrazione concomitante di colestiramina riduce l’assorbimento del paracetamolo. L’assunzione contemporanea di paracetamolo e cloramfenicolo può indurre un aumento dell’emivita del cloramfenicolo, con il rischio di elevarne la tossicità.
  • L’uso concomitante di paracetamolo (4 g al giorno per almeno 4 giorni) con anticoagulanti orali può indurre leggere variazioni nei valori di INR. In questi casi deve essere condotto un monitoraggio più frequente dei valori di INR durante l’uso concomitante e dopo la sua interruzione.
  • Il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti in terapia con tranquillanti, antidepressivi.
  • Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Lo stesso vale nei casi di etilismo e nei pazienti trattati con zidovudina. La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfo–tungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio–ossidasi–perossidasi).
  • Sono note interazioni con sostanze usate come antidoto e riportate alla sezione 4.9.

Effetti indesiderati

Con l’uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica.

Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini.

Sovradosaggio

  • Il paracetamolo a dosi massive può causare epatotossicità per cui in casi di sospetta assunzione accidentale di dosi elevate del medicinale è consigliabile ricoverare il paziente in ospedale. In caso di sovradosaggio il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile.
  • I sintomi del sovradosaggio compaiono in genere entro le 24 ore e sono: vomito, anoressia, nausea e dolore epigastrico; dati clinici e di laboratorio attestanti la epatotossicità si evidenziano entro 48–72 ore dall’ingestione.
  • Negli adulti una tossicità epatica raramente è riportata con un sovradosaggio acuto inferiore a 10 g.
  • E’ fatale quando questa è di 15 g e oltre. I bambini sembrano essere meno sensibili degli adulti all’effetto epatotossico del paracetamolo. Il trattamento consigliato, oltre alle pratiche comuni (lavanda gastrica o emesi indotta), consiste nella somministrazione di antidoti acetilcisteina o metionina, almeno entro 10 ore dall’assunzione per avere i migliori risultati.
  • La acetilcisteina è somministrata per infusione endovenosa in una dose iniziale di 150 mg/kg di peso corporeo, per 15 minuti seguita da 50 mg/kg per 4 ore e 100 mg/kg durante le prime 16 ore. Alternativamente si può somministrare per via orale metionina 2,5 g ogni 4 ore per un totale di 4 dosi.
  • La determinazione delle concentrazioni plasmatiche di paracetamolo rivela il grado dell’intossicazione; con concentrazioni di 300 mcg/ml dopo 4 ore si può sviluppare un danno epatico grave; con concentrazioni plasmatiche di 120 mcg/ml entro 4 ore e di 50 mcg/ml a 12 ore si può sviluppare solo un lieve danno epatico.
  • Superata la fase acuta della tossicità, non permangono anormalità strutturali o funzionali del fegato.

Gravidanza e allattamento

Nonostante studi clinici in pazienti gravide o in allattamento non abbiano rilevato particolari controindicazioni all’uso di paracetamolo, né provocato effetti indesiderati a carico della madre o del bambino, si consiglia di somministrare il prodotto solo in casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.

Formato

10 supposte

Cosa ricorda il farmacista?

  • L'acetaminofene è un farmaco sintomatico, non cura la causa della febbre o del dolore.
  • Non associare ad altri farmaci contenenti paracetamolo.
  • Consultare sempre il medico o il farmacista prima di somministrare qualsiasi farmaco a un bambino.
  • Non superare la dose massima giornaliera indicata.
  • Conservare le supposte a temperatura ambiente, lontano dalla luce e dall'umidità.

Quando consultare il medico?

  • Se la febbre persiste oltre 3 giorni o se peggiora.
  • Se il bambino presenta altri sintomi preoccupanti.
  • In caso di reazioni allergiche.
Marca:
Riferimento:
023475104
Formato:
Supposte
Tipo di Farmaco:
Farmaco di marchio
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