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Angelini Tachifludec 10 Buste Limone Miele farmaco per influenza

Angelini spa
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Tachifludec bustine miele e limone è un farmaco da banco utile per contrastare i sintomi dell'influenza quali raffreddore, dolori, febbre. Formato: 10 bustine

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Angelini Tachifludec 10 Buste Limone Miele farmaco per influenza

Tachifludec è un trattamento sintomatico dell’influenza, del raffreddore e degli stati febbrili e dolorosi ad essi correlati, con azione decongestionante sulle prime vie aeree superiori.

A cosa serve Tachifludec?

Tachifludec bustine miele e limone contiene paracetamolo, fenilefrina e acido ascorbico, a differenza della Tachipirina che contiene solo paracetamolo

  1. Abbassa la febbre, grazie all'azione antipiretica del paracetamolo
  2. Contrasta l'infiammazione e riduce i dolori grazie alle proprietà antinfiammatorie e analgesiche del paracetamolo
  3. Libera il naso dal raffreddore grazie alle proprietà vasocostrittrici della fenilefrina
  4. Rafforza le difese immunitarie grazie alle proprietà della vitamina C

Denominazione

TACHIFLUDEC

Principi attivi

Una bustina TACHIFLUDEC da 6 g di polvere per soluzione orale contiene: Paracetamolo 600 mg Acido ascorbico 40 mg Fenilefrina cloridrato 10 mg

Eccipienti

  • TACHIFLUDEC polvere per soluzione orale (confezione gusto limone): saccarosio, acido citrico, sodio citrato, amido di mais, sodio ciclamato, saccarina sodica, silice colloidale, aroma limone, curcumina (E 100).
  • TACHIFLUDEC polvere per soluzione orale (confezione gusto miele limone): saccarosio, acido citrico, sodio citrato, amido di mais, sodio ciclamato, saccarina sodica, aroma limone, aroma miele, caramello (E 150).

Controindicazioni

  • Ipersensibilità verso i componenti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Pazienti che assumono beta-bloccanti, inibitori delle monoaminoossidasi e antidepressivi triciclici.
  • Pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, diabete, ipertiroidismo, ipertensione e malattie cardiovascolari.
  • I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica.
  • Grave insufficienza epatocellulare.

Quale è la posologia di Tachifludec miele e limone?

Adulti e bambini al di sopra dei 12 anni:

  • 1 bustina ogni 4-6 ore e fino ad un massimo di 3 bustine nelle 24 ore.
  • Sciogliere 1 bustina in mezzo bicchiere di acqua molto calda e, a piacere, diluire con acqua fredda per raffreddare e dolcificare come si desidera.
  • Il prodotto non va somministrato ai bambini al di sotto dei 12 anni se non sotto il controllo medico.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25°C.

Avvertenze e precauzioni

  • Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.
  • Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Vedere anche la voce “Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione”.
  • È sconsigliato l’uso del prodotto se il paziente è in trattamento con antiinfiammatori.
  • Per la presenza di sodio, il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti sottoposti a dieta povera di sodio.
  • Per la presenza di saccarosio (3725 mg per bustina in TACHIFLUDEC confezione gusto limone e 3802 mg per bustina in TACHIFLUDEC confezione gusto miele limone), il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio-galattosio o in caso di deficienza di sucrasi-isomaltasi. Tenere il medicinale fuori della portata dei bambini.

Interazioni

  • L’effetto epatotossico del paracetamolo può essere potenziato dall’assunzione di altri farmaci attivi sul fegato. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).
  • La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
  • Il paracetamolo aumenta l’emivita del cloramfenicolo. Il prodotto assunto in dosi elevate può potenziare l’effetto degli anticoagulanti cumarinici. La fenilefrina può antagonizzare l’effetto dei farmaci beta-bloccanti ed antiipertensivi e può potenziare l’azione degli inibitori delle monoaminoossidasi.

Effetti indesiderati

  • Con l’uso del paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità, inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica.
  • Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico.
  • Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini.
  • Con i simpaticomimetici (fenilefrina) possono manifestarsi occasionalmente stati di irritazione cutanea, tachicardia, ipertensione e molto più raramente nausea, vomito o anoressia.

Sovradosaggio

  • Alle dosi consigliate, o anche nell’ipotesi in cui si dovesse assumere l’intera confezione, non dovrebbero comparire sintomi da sovradosaggio di paracetamolo.
  • Tuttavia in caso di ingestione di dosi molto elevate di paracetamolo (superiori a 15 g), la complicanza più comunemente riscontrata è il danno epatico, che si manifesta in genere 2-4 giorni dopo l’assunzione.
  • I sintomi precoci sono nausea, vomito e dolori addominali: la terapia idonea consigliata è la lavanda gastrica usando antidoti specifici quali acetilcisteina o metionina.
  • Oltre 10 ore dall’ingestione potrebbe rendersi necessaria una emoperfusione.
  • Altri sintomi da sovradosaggio, sono causati dalla fenilefrina e si manifestano con irritabilità, emicrania e aumento della pressione arteriosa.

Tachifludec in gravidanza e allattamento

L’uso durante la gravidanza non è controindicato ma richiede cautela; la somministrazione del preparato in gravidanza e nell’allattamento deve avvenire sotto il diretto controllo del medico ed in caso di effettiva necessità.

Formato

10 bustine

Marca:
Riferimento:
034358022
Formato:
Bustine
Tipo di Farmaco:
Farmaco di marchio
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