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Aspirina influenza naso chiuso 10 bustine per febbre e raffreddore

Aspirina
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Aspirina influenza naso chiuso farmaco di automedicazione utile per combattere i sintomi influenzali ed il raffreddore. in confezione da 10 bustine

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Aspirina influenza naso chiuso 10 bustine per febbre e raffreddore

Aspirina influenza naso chiuso farmaco di automedicazione utile per combattere i sintomi influenzali ed il raffreddore

A cosa serve Asprinia influenza naso chiuso?

Aspirina influenza naso chiuso è un farmaco da banco che associa all'acetilsalicilico della classica Aspirina, la pseudoefedrina, vasocostrittore nasale. Il prodotto pertanto associa una azione diretta sui sintomi influenzali quali febbre, dolori di testa e muscolari ad una attività sul rafffreddore.

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Principi attivi 

Ogni bustina contiene 500 mg di acido acetilsalicilico e 30 mg di pseudoefedrina cloridrato.

Eccipienti

Acido citrico, saccarosio, ipromellosa, saccarina, aroma arancia contenente alcol benzilico, acido acetico, alfa tocoferolo, amido modificato E1450 e maltodestrina.

Indicazioni terapeutiche

Trattamento sintomatico della congestione nasale e dei seni nasali (rinosinusite) con stati dolorosi e febbrili associati a sintomi influenzali e/o da raffreddamento.
Questo farmaco è indicato per adulti e adolescenti dai 16 anni

Controindicazioni

Ipersensibilità alla pseudoefedrina, all'acido acetilsalicilico o ad altri salicilati, o ad uno qualsiasi degli eccipienti; anamnesi di asma indotta dalla somministrazione di salicilati o sostanze con un'azione simile, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei; ulcere gastrointestinali acute; diatesi emorragica; gravidanza; allattamento ; insufficienza epatica grave; insufficienza renale grave; insufficienza cardiaca grave; in combinazione con metotrexato usato in dosi di 15 mg/settimana o superiori; ipertensione grave; coronaropatia grave; trattamento con medicinali inibitori delle monoamino ossidasi nelle due settimane precedenti.

Quale è la posologia di Aspirina influenza naso chiuso?

  • Il contenuto di 1-2 bustine per adulti e adolescenti dai 16 anni.
  • Se necessario, è possibile ripetere la singola dose ad intervalli di 4-8 ore.
  • Non superare la dose giornaliera massima di 6 bustine.
  • Se prevale uno dei sintomi, è più appropriato il trattamento con un solo principio attivo.
  • Questo medicinale non va assunto per più di 3 giorni senza aver prima consultato un medico.
  • Popolazione pediatrica.
  • Questo farmaco non deve essere assunto da bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni, senza consultare il medico.
  • Data la limitata esperienza d'uso di questo farmaco in bambini e adolescenti, non è possibile indicare una dose raccomandata specifica.
  • Modo di somministrazione: questo medicinale deve essere disciolto in un bicchiere d'acqua prima dell'assunzione.
  • La sospensione che si forma ha il sapore di arancia.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.

Avvertenze

  • Trattamento concomitante con anticoagulanti; anamnesi di ulcere gastro intestinali fra cui malattia ulcerosa cronica o recidivante o anamnesi di emorragie gastrointestinali; pazienti con funzionalità renale compromessa o funzione cardiovascolare compromessa (per es. patologia vascolare renale, insufficienza cardiaca congestizia, deplezione volemica , intervento chirurgico maggiore, sepsi o eventi emorragici maggiori), poichè l'acido acetilsalicilico può incrementare ulteriormente il rischio di danno renale e di insufficienza renale acuta; funzionalità epatica compromessa; ipersensibilità ad analgesici / antinfiammatori o antireumatici o altri allergeni; ipertiroidismo, ipertensione da lieve a moderata, diabete mellito, cardiopatia ischemica, pressione intra oculare elevata (glaucoma), ipertrofia prostatica, o sensibilità agli agenti simpaticomimetici; i pazienti anziani possono risultare particolarmente sensibili agli effetti della pseudoefedrina sul sistema nervoso centrale.
  • L'acido acetilsalicilico può accelerare il broncospasmo e indurre attacchi d'asma o altre reazioni da ipersensibilità.
  • Le seguenti condizioni in essere rappresentano fattori di rischio: asma bronchiale, rinite allergica (febbre da fieno), polipi nasali o malattia respiratoria cronica. Questo vale anche per i pazienti che presentano reazioni allergiche (per es. reazioni cutanee, prurito, orticaria) ad altre sostanze.
  • Dato il suo effetto inibitorio sull'aggregazione piastrinica che continua per diversi giorni dopo la somministrazione, l'acido acetilsalicilico può portare a una maggiore tendenza allo sviluppo di emorragie durante e dopo gli interventi chirurgici (compresi gli interventi minori come le estrazioni dentarie).
  • A dosi limitate, l'acido acetilsalicilico riduce l'escrezione dell'acido urico. Ciò può provocare gotta nei pazienti che tendono già a un'escrezione limitata dell'acido urico.
  • L'uso abituale di analgesici (in particolare la combinazione di diversi medicinali analgesici) può danneggiare permanentemente i reni (nefropatia da analgesici).
  • Una bustina di questo medicina e contiene 2 g di saccarosio (l'equivalente di 0,17 unita' di carboidrati). Ciò deve essere tenuto in considerazione nei pazienti affetti da diabete mellito.
  • I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o insufficienza di saccarasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale.
  • Questo medicinale contiene 3,78 mg di alcol benzilico in ogni bustina. L'alcol benzilico può causare reazioni allergiche. Pazienti con patologia al fegato o al rene, devono contattare il proprio medico, dal momento che grandi quantità di alcol benzilico possono causare acidosi metabolica.
  • Nei pazienti con deficit grave di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6DP), l'acido acetilsalicilico può indurre emolisi o anemia emolitica. I fattori che possono determinare un incremento del rischio di emolisi sono, ad esempio, dosaggio elevato, influenza o infezioni acute.
  • Gravi reazioni cutanee: reazioni cutanee gravi come la pustolosi e santematica acuta e generalizzata (AGEP) possono verificarsi con prodotti contenenti pseudoefedrina. Questa eruzione pustolosa acuta può verificarsi entro i primi 2 giorni di trattamento, con febbre e numerose , piccole pustole, per lo più non follicolari, derivanti da un eritema edematoso molto diffuso e localizzate principalmente sulle pieghe cutanee, sul tronco e sugli arti superiori. I pazienti devono essere attentamente monitorati.
  • Se si osservano segni e sintomi come piressia, eritema o numerose piccole pustole, la somministrazione di questo farmaco deve essere interrotta e se necessario devono essere prese misure appropriate.
  • Colite ischemica: ci sono state segnalazioni di colite ischemica con l'impiego di pseudoefedrina.
  • L'utilizzo di pseudoefedrina deve essere interrotto immediatamente e va richiesto un parere medico se si verificano all'improvviso dolore addominale, sanguinamento rettale o altri sintomi di colite ischemica.
  • Gli atleti devono essere consapevoli che, assumendo questo farmaco, possono risultare positivi ai test "anti-doping".
  • Popolazione pediatrica.
  • Esiste una possibile associazione tra l'acido acetilsalicilico e la sindrome di Reye, se somministrato a bambini e adolescenti per il trattamento di infezioni virali, con o senza influenza.
  • Per questo motivo, questo farmaco non deve essere assunto da bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni, senza consultare il medico.

Interazioni

Combinazioni controindicate.

  • Metotrexato usato a dosi di 15 mg/sett. o superiori: aumento della tossicita' ematologica del metotrexato (diminuzione della clearance renale del metotrexato ad opera di agenti antinfiammatori in generee dislocazione del metotrexato dai siti di legam e con le proteine plasmatiche provocata dai salicilati).
  • Gli inibitori delle monoamino ossidasi (MAOI), nelle 2 settimane precedenti, aument ano il rischio di eventi cardiovascolari avversi (es.aritmia, crisi ipertensive).
  • Combinazioni che necessitano di precauzioni di impiego.
  • Metotrexato, usato a dosi inferiori a 15 mg/sett.: aumento della tossicita' ematologica del metotrexato (diminuzione della clearance renale del metotrexato ad opera di agenti antinfiammatori in genere e dislocazione del metotrexato dai siti di legame con le proteine plasmatiche provocata dai salicilati).
  • Anticoagulanti, trombolitici o altri inibitor i dell'aggregazione piastrinica/emostasi: aumento del rischio di emorragia.
  • Altri farmaci antinfiammatori non steroidei con salicilati in do si superiori: aumento del rischio di ulcere ed emorragia gastrointestinale dovuto all'effetto sinergico.
  • Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI): aumento del rischio di emorragia del tratto gastrointestinale superiore dovuto al possibile effetto sinergico.
  • Digossina: le concentrazioni plasmatiche di digossina subiscono un incremento dovuto alla riduzione dell'escrezione di questo agente da parte dei reni.
  • Antidiabetici, per es.
  • insulina, sulfoniluree: aumento dell'effetto ipoglicemizzante provocato da dosi elevate di acido acetilsalicilico tramite l'azione ipoglicemizzante di quest'ultimo e la dislocazione della sulfonilurea dai siti di legame con le proteine plasmatiche.
  • Diuretici in combinazione ad acido acetilsalicilico in dosi superiori: riduzione della filtrazione glomerulare a causa della limitazione della sintesi delle prostaglandine a livello dei reni.
  • Glucocorticoidi sistemici, tranne idrocortisone impiegato quale terapia sostitutiva nella malattia di Addison: riduzione dei livelli ematici dei salicilati durante il trattamento con corticosteroidi e rischio di overdose da salici lati dopo l'interruzione di questo trattamento per l'aumento dell'eliminazione dei salicilati ad opera dei corticosteroidi.
  • Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) in combinazione con acido acetilsalicilico in dosi superiori: riduzione della filtrazione glomerulare provocata dall'inibizione delle prostaglandine vasodilatatrici.
  • Inoltre, limitazione dell'effetto antipertensivo.
  • Acido valproico: aumento della tossicità dell'acido valproico dovuto alla dislocazione d ai siti di legame proteico.
  • Alcol: aumento dei danni alla mucosa gastrointestinale e tempo di sanguinamento prolungato per gli effetti additivi dell'acido acetilsalicilico e dell'alcool.
  • Uricosurici come benzbromarone, probenecid: limitazione dell'effetto uricosurico (antagonismo con l'eliminazione dell'acido urico a livello dei tubuli renali).
  • Compresse di salbutamolo: aumento degli effetti (peggioramento degli effetti collaterali cardiovascolari); questo non preclude l'uso giudizioso di un aerosol broncodilatatore ad azione adrenergica.
  • Antidepressivi: aumento degli effetti.
  • Altri medicinali simpaticomimetici: aumento degli effetti.
  • Medicinali contro l'ipertensione, come guanetidina, metildopa, betabloccanti: riduzione degli effetti.

Effetti indesiderati

Frequenze: non note (non possono essere stimate sulla base dei dati disponibili).
Possibili effetti indesiderati dell'acido acetilsalicilico .

  • Disturbi del sistema immunitario: le reazioni da ipersensibilità, con le rispettive manifestazioni cliniche e di laboratorio, includono sindrome asmatica, reazioni da lievi a moderate potenzialmente a carico della pelle, delle vie respiratorie, del tratto gastrointestinale e dell'apparato cardiovascolare, che comprendono sintomi quali eruzione cutanea, orticaria, edema, prurito, rinite, congestione nasale, distress cardiorespiratorio e, molto raramente, reazioni gravi, fra cui choc anafilattico.
  • Disturbi gastrointestinali: disturbi gastroduodenali (gastralgia, dispepsia, gastrite); nausea, vomito, diarrea; ulcere gastro intestinali, che possono portare alla perforazione in casi isolati.
  • Patologie epatobiliari: compromissione epatica transitoria con aumento delle transaminasi.
  • Patologie del sangue e del sistema linfatico: aumento del rischio di sanguinamento, quali emorragia perioperatoria, ematomi, epistassi, sanguinamento urogenitale e sanguinamento gengivali.
  • Sono state segnalate emolisi e anemia emolitica in pazienti affetti da forme gravi di deficit di glucosio -6-fosfato deidrogenasi (G6PD); l'emorragia può causare anemia da postemorragia/anemia da deficienza di ferro cronica e acuta (per via ad es.
  • di microsanguinamenti occulti) c on relativi segni e sintomi clinici e di laboratorio, come astenia, pallore, ipoperfusione.
  • Disturbi del sistema nervoso: il sovradosaggio può causare vertigini.
  • Patologie dell'orecchio e del labirinto: il sovradosaggio può causare tinnito.
  • Disturbi renali e delle vie urinarie: sono stati segnalati danno renale e insufficienza renale acuta.
  • Possibili effetti indesiderati della pseudoefedrina.
  • Disturbi vascolari: rossore; aumento della pressione sanguigna, sebbene non interessi l'ipertensione controllata.
  • Disturbi cardiaci: Effetti cardiaci (es.
  • tachicardia, palpitazioni, aritmie).
  • Disturbi del sistema nervoso: stimolazione del sistema nervoso centrale (es.
  • insonnia, raramente allucinazioni ).
  • Disturbi renali e delle vie urinarie: ritenzione urinaria, specialmente in pazienti affetti da iperplasia prostatica.
  • Patologie della cute e del tessuto subcutaneo: effetti sulla cute (es.
  • rash, orticaria, prurito).
  • Gravi reazioni cutanee, inclusa pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP).
  • Patologie gastrointestinali: colite ischemica.
  • Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
  • La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: non essendo disponibili dati sulla combinazione delle due sostanze, l'uso di questo farmaco è controindicato in gravidanza.

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