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Buscofenact 12 Capsule 400mg farmaco di automedicazione analgesico
Buscofenact capsule è un farmaco a base di ibuprofene 400 mg indicato in caso di dolore da lieve a moderato quale per esempio mal di testa, mal di denti e dolori mestruali.. Formato: 12 capsule
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per spese sopra € 49,90Buscofenact 12 Capsule 400mg farmaco di automedicazione analgesico
Buscofenact è un farmaco analgesico indicato per il trattamento sintomatico di:
- dolore da lieve a moderato quale per esempio mal di testa, mal di denti e dolori mestruali;
- febbre e dolore associati al comune raffreddore.
BuscofenAct è indicato negli adulti e negli adolescenti con peso corporeo superiore a 40 kg (di età pari o superiore a 12 anni).
Denominazione
BUSCOFENACT 400 MG CAPSULE MOLLI
Principi attivi
Una capsula molle contiene 400 mg di ibuprofene. Eccipienti: Sorbitolo 95,94 mg/capsula. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Contenuto delle capsule: Macrogol 600 Idrossido di potassio Acqua depurata Involucro delle capsule : Gelatina Sorbitolo liquido Acqua depurata Inchiostro di stampa Ingredienti di Opacode WB nero NS–78–17821: Ossido di ferro nero (E172) Glicole propilenico (E1520) Ipromellosa 6cP
Controindicazioni
BuscofenAct capsule molli è controindicato nei pazienti con:
- ipersensibilità all’ibuprofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;
- storia di ipersensibilità (ad es. broncospasmo, asma, rinite, angioedema o orticaria) associata all’assunzione di acido acetilsalicilico o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
- disturbi ematologici di origine sconosciuta;
- storia di ulcera peptica/emorragia ricorrente o in atto (due o più episodi distinti, di dimostrata ulcerazione o sanguinamento);
- storia di emorragia gastrointestinale o perforazione, correlati a una precedente terapia con FANS; – emorragia cerebrovascolare o altri episodi di sanguinamento;
- grave insufficienza epatica, grave insufficienza renale o grave insufficienza cardiaca (vedere anche paragrafo 4.4).
Terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
Adolescenti con peso corporeo al di sotto dei 40 kg e bambini.
In pazienti con grave disidratazione (per vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi).
La posologia di Buscofenact compresse
Posologia
- Adulti e adolescenti con peso corporeo > 40 kg (di età pari o superiore a 12 anni): dose iniziale di 400 mg di ibuprofene. Se necessario, può essere assunta un’ulteriore dose da 400 mg di ibuprofene. L’intervallo tra una dose e l’altra deve essere stabilito in base ai sintomi osservati e alla massima dose giornaliera raccomandata, e non deve essere inferiore a 6 ore.
- Non assumere più di 1200 mg di ibuprofene nelle 24 ore.
- Soltanto per trattamenti di breve durata. Se BuscofenAct capsule molli deve essere assunto per più di 3 giorni in caso di febbre o per più di 4 giorni per il trattamento del dolore o se i sintomi peggiorano, si consiglia al paziente di consultare il medico.
- Si raccomanda l’assunzione a stomaco pieno alle persone con disturbi gastrici.
- Se assunto poco dopo aver mangiato, l’insorgenza dell’effetto di BuscofenAct può essere ritardata.
- Se questo accade non prenda BuscofenAct più di quanto raccomandato nel paragrafo 4.2 (posologia) o fino a quando sia trascorso il corretto intervallo tra una dose e l’altra.
Particolari popolazioni di pazienti
- Anziani Non sono richiesti particolari aggiustamenti posologici. A causa dei possibili effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4), i soggetti anziani devono essere attentamente monitorati.
- Insufficienza renale Nei pazienti con compromissione della funzione renale lieve o moderata non sono richiesti particolari aggiustamenti posologici (per i pazienti con insufficienza renale grave, vedere paragrafo 4.3).
- Insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2) Nei pazienti con compromissione della funzione epatica lieve o moderata non sono richiesti particolari aggiustamenti posologici (per i pazienti con disfunzione epatica grave, vedere paragrafo 4.3).
- Popolazione pediatrica BuscofenAct è controindicato negli adolescenti con peso corporeo al di sotto dei 40 kg e nei bambini a causa dell’elevato contenuto di principio attivo (vedere paragrafo 4.3). Nel caso l’uso del medicinale sia necessario per più di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il medico.
Modo di somministrazione Per uso orale. Le capsule molli non devono essere masticate.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Avvertenze e precauzioni
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento, necessarie ad ottenere il controllo dei sintomi (vedere i paragrafi sottostanti dedicati ai rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Si richiede cautela in pazienti con determinate condizioni cliniche, che potrebbero peggiorare: – pazienti con lupus eritematoso sistemico e patologie varie del tessuto connettivo hanno un rischio maggiore di sviluppare meningite asettica (vedere paragrafo 4.8); – patologia congenita del metabolismo porfirinico (ad esempio porfiria acuta intermittente); – patologie gastrointestinali e patologie infiammatorie intestinali croniche (colite ulcerosa, morbo di Crohn) (vedere paragrafo 4.8); – ipertensione e/o compromissione cardiaca in quanto la funzione renale può peggiorare (vedere paragrafi 4.3 e 4.8); – compromissione renale (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). Negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalità renale; – insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.8); – subito dopo interventi chirurgici importanti; – in pazienti che presentano reazioni allergiche ad altre sostanze, poiché per tali pazienti esiste un maggior rischio che si verifichino reazioni di ipersensibilità anche in seguito all’uso di BuscofenAct; – in pazienti che soffrono di febbre da fieno, polipi nasali o malattie croniche ostruttive delle vie respiratorie dato che per tali pazienti esiste un maggior rischio che si verifichino reazioni allergiche. Tali reazioni possono presentarsi come attacchi d’asma (il cosiddetto asma analgesico), edema di Quincke o orticaria.
Effetti gastrointestinali L’uso di BuscofenAct capsule molli in associazione ad altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi–2, aumenta il rischio di reazioni avverse e deve essere evitato. Anziani I soggetti anziani presentano una maggior frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente sanguinamento e perforazione gastrointestinale, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione o perforazione Emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione, talvolta fatali, sono stati segnalati, in qualsiasi fase del trattamento, con l’utilizzo di tutti i FANS, con o senza sintomi prodromici o una storia pregressa di eventi gastrointestinali. Qualora si verifichi emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono l’ibuprofene, il trattamento deve essere sospeso. Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione aumenta con più alte dosi di FANS, nei pazienti con storia di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), e nei pazienti anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. Una terapia concomitante con agenti protettori (per es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere presa in considerazione per questi pazienti e anche per i pazienti che assumono in concomitanza basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere di seguito e paragrafo 4.5). I pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare gli anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale insolito (soprattutto emorragia gastrointestinale), specialmente nelle fasi iniziali del trattamento. Si deve usare cautela nei pazienti in trattamento concomitante con farmaci che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, quali i corticosteroidi orali, gli anticoagulanti come il warfarin, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o gli antiaggreganti come l’acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). I FANS devono essere somministrati con cautela a pazienti con storia di patologie gastrointestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn) in quanto le loro condizioni possono peggiorare (vedere paragrafo 4.8).
Reazioni cutanee Molto raramente sono state segnalate, in associazione all’uso di FANS (vedere paragrafo 4.8), gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, inclusa dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi epidermica tossica. I pazienti sembrano essere a maggior rischio per queste reazioni nelle prime fasi della terapia; infatti, nella maggior parte dei casi, la reazione insorge nel primo mese di trattamento. La somministrazione di BuscofenAct capsule molli deve essere sospesa alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Eccezionalmente la varicella può essere all’origine di gravi infezioni cutanee e complicanze a carico dei tessuti molli. Finora, non è stato possibile escludere che i FANS contribuiscano al peggioramento di queste infezioni. Si raccomanda pertanto di non utilizzare BuscofenAct capsule molli in corso di varicella.
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Si richiede cautela prima di iniziare il trattamento in pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, poiché in associazione alla terapia con FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, arteriopatia periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (p.es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito o fumo). Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso dell’ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg al giorno) e per trattamenti di lunga durata, possa essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Nel complesso, gli studi epidemiologici non suggeriscono che l’ibuprofene a basse dosi (per es. ≤ 1200 mg al giorno) sia associato a un aumento del rischio di infarto del miocardio.
Altre avvertenze e precauzioni Molto raramente sono state osservate gravi reazioni acute di ipersensibilità (p.es. shock anafilattico). Ai primi segni di una reazione di ipersensibilità in seguito all’assunzione/somministrazione di BuscofenAct capsule molli, la terapia deve essere sospesa. Le misure mediche richieste devono essere effettuate da personale esperto. L’ibuprofene, il principio attivo di BuscofenAct capsule molli, può inibire temporaneamente la funzione piastrinica (aggregazione piastrinica). Pertanto, i pazienti con disturbi piastrinici devono essere attentamente monitorati. In caso di trattamento prolungato con l’ibuprofene, occorre controllare con regolarità i parametri epatici e renali, nonché il quadro ematico. L’uso prolungato di qualsiasi antidolorifico per la cefalea può peggiorarla. Se si verifica o si sospetta questa situazione, si deve consultare il medico e interrompere il trattamento. La diagnosi di cefalea da uso eccessivo di farmaci (MOH) deve essere sospettata in pazienti con cefalee frequenti o giornaliere, nonostante (o a causa del) l’uso regolare di farmaci per la cefalea. In generale, l’uso abituale di analgesici, in particolare l’associazione di principi attivi analgesici diversi, può portare a lesioni renali permanenti con il rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). Tale rischio può essere aumentato sotto sforzo fisico associato a perdita di sali e di disidratazione. Pertanto questo deve essere evitato. In caso di concomitante assunzione di alcool durante l’uso di FANS, gli eventi avversi correlati al principio attivo, soprattutto quelli a carico del tratto gastrointestinale o del sistema nervoso centrale, possono aumentare. BuscofenAct contiene sorbitolo. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.
Interazioni
Uso concomitante di ibuprofene con: | Possibili effetti: |
Altri FANS, compresi i salicilati | La somministrazione concomitante di diversi FANS può aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale e ulcere a causa di un effetto sinergico. Pertanto l’uso concomitante dell’ibuprofene con altri FANS deve essere evitato (vedere paragrafo 4.4). |
Digossina | L’uso concomitante di BuscofenAct capsule molli con farmaci contenenti digossina, può aumentare i livelli sierici di questi ultimi. Di solito, se la digossina viene utilizzata correttamente (per un massimo di 4 giorni) non è necessario controllarne i livelli sierici. |
Corticosteroidi | Questi possono aumentare il rischio di reazioni avverse, in particolare del tratto gastrointestinale (sanguinamento gastrointestinale o ulcerazione) (vedere paragrafo 4.4). |
Agenti antiaggreganti piastrinici | Aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). |
Acido acetilsalicilico (a bassa dose) | Dati sperimentali suggeriscono che l’ibuprofene può inibire l’effetto a basse dosi dell’acido acetilsalicilico sull’aggregazione piastrinica quando i due medicinali vengono somministrati contemporaneamente. Tuttavia, i limiti di tali dati e le incertezze riguardanti l’estrapolazione dei dati ex vivo e la loro applicabilità a situazioni cliniche non permettono di trarre conclusioni definitive circa l’uso regolare dell’ibuprofene e nessun effetto clinicamente rilevante si ritiene probabile in seguito all’uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). |
Anticoagulanti | I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, quali il warfarin (vedere paragrafo 4.4). |
Fenitoina | L’uso concomitante di BuscofenAct e di preparati a base di fenitoina può aumentare i livelli sierici di questi medicinali. Di solito, se utilizzati correttamente (per un massimo di 4 giorni) non è necessario controllare i livelli sierici di fenitoina. |
Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) | Aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). |
Litio | L’uso concomitante di BuscofenAct con i preparati al litio può aumentare i livelli sierici di questi medicinali. Di solito, se utilizzati correttamente (per un massimo di 4 giorni) non è necessario controllare i livelli sierici di litio. |
Probenecid e sulfinpirazone | I farmaci contenenti probenecid e sulfinpirazone possono ritardare l’eliminazione di ibuprofene. |
Diuretici, ACE inibitori, beta–bloccanti e antagonisti dell’angiotensina II | I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri medicinali antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (soprattutto pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co–somministrazione di un ACE inibitore, un beta–bloccante o degli antagonisti dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono la ciclo–ossigenasi può determinare un ulteriore peggioramento della funzione renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta, solitamente reversibile. Pertanto, queste associazioni devono essere somministrate con cautela soprattutto nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione un monitoraggio della funzione renale all’inizio della terapia concomitante e successivamente su base periodica. |
Diuretici risparmiatori di potassio | La concomitante assunzione di BuscofenAct e diuretici risparmiatori di potassio può portare ad iperkaliemia (un controllo sierico di potassio è raccomandato). |
Metotrexato | BuscofenAct capsule molli somministrato nelle 24 ore precedenti o successive all’assunzione di metotrexato può aumentarne le concentrazioni e quindi la tossicità. |
Ciclosporine | Il rischio di danno renale indotto dalle ciclosporine può essere aumentato dall’uso concomitante di alcuni FANS. Non si può escludere tale effetto in caso di assunzione contemporanea di ciclosporine e ibuprofene. |
Tacrolimus | Il rischio di nefrotossicità aumenta in caso di somministrazione concomitante di ibuprofene e tacrolimus. |
Zidovudina | In caso di somministrazione concomitante di ibuprofene e zidovudina, vi sono prove di un aumento del rischio di emartri e di ematomi negli emofiliaci HIV positivi. |
Sulfoniluree | Ricerche cliniche hanno mostrato che esistono interazioni tra i farmaci antiinfiammatori non steroidei e farmaci antidiabetici (sulfoniluree). Sebbene finora non siano state descritte interazioni tra ibuprofene e sulfoniluree, in caso di uso concomitante di questi due farmaci si consiglia di controllare la glicemia. |
Antibiotici chinolonici | Studi condotti sugli animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate all’impiego di antibiotici chinolonici. Pazienti che assumono FANS e chinolonici possono avere un aumentato rischio di sviluppare convulsioni. |
Effetti indesiderati
L’elenco degli effetti indesiderati riportato qui di seguito si riferisce a tutti gli effetti indesiderati che si sono riscontrati durante il trattamento con l’ibuprofene, compresi quelli osservati durante il trattamento a lungo termine e ad alte dosi nei pazienti affetti da patologie reumatiche. Le frequenze dichiarate, che si presentano con incidenza superiore ai casi molto rari, si riferiscono all’utilizzo a breve termine di dosi giornaliere fino a un massimo di 1200 mg di ibuprofene per la forma di dosaggio orale e un massimo di 1800 mg per le supposte. Si deve tener conto che i seguenti effetti indesiderati sono fondamentalmente dose–dipendenti e variano da individuo a individuo. Gli eventi indesiderati più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcera peptica, perforazione o emorragia gastrointestinale, anche con esito fatale, soprattutto negli anziani (vedere paragrafo 4.4). In seguito a somministrazione, sono stati segnalati nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, peggioramento della colite e del morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). La gastrite è stata osservata meno frequentemente. Il rischio di emorragia gastrointestinale dipende dalla dose e dalla durata del trattamento. In associazione al trattamento con FANS sono stati segnalati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso dell’ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg al giorno) e per trattamenti di lunga durata, può essere associato ad un leggero aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Si noti che all’interno di ciascun gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono stati elencati in ordine decrescente di gravità. I pazienti devono essere informati di interrompere immediatamente l’assunzione di BuscofenAct e di consultare il medico se si verifica una grave reazione avversa. Le reazioni avverse sono di seguito elencate per classificazione per sistemi e organi, e per frequenza, secondo le seguenti categorie: Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1000, <1/100) Raro (≥ 1/10.000, <1/1000) Molto raro (< 1/10.000),
Infezioni ed infestazioni | Molto rara | In concomitanza con l’uso di farmaci antiinfiammatori non steroidei è stato osservato un peggioramento delle infiammazioni di natura infettiva (per es. sviluppo di fascite necrotizzante). Questo è probabilmente associato al meccanismo d’azione dei farmaci antinfiammatori non steroidei. Durante il trattamento con l’ibuprofene sono stati osservati sintomi di meningite asettica con rigidità della nuca, mal di testa, nausea, vomito, febbre o annebbiamento della coscienza. Pazienti con malattie autoimmuni (LES, malattia mista del tessuto connettivo) sembrano essere predisposti. |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto rara | Disturbi ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). I primi segni possono essere: febbre, mal di gola, ferite superficiali in bocca, sintomi simil–influenzali, forte stanchezza, epistassi e sanguinamento cutaneo. In una terapia a lungo termine la conta ematica deve essere controllata regolarmente. |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Reazioni di ipersensibilità con eruzioni cutanee, e prurito, attacchi d’asma (con possibile calo della pressione arteriosa). |
Molto rara | Gravi reazioni generalizzate di ipersensibilità, i cui segni possono essere edema facciale, gonfiore della lingua, gonfiore della laringe con costrizione delle vie respiratorie, distress respiratorio, tachicardia, calo della pressione arteriosa, fino a shock mortale pericoloso per la vita. Se uno di questi sintomi si verifica, e ciò può accadere anche al primo utilizzo, è necessaria l’assistenza immediata di un medico. | |
Disturbi psichiatrici | Molto rara | Reazioni psicotiche, depressione. |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | Disturbi del sistema nervoso centrale, quali cefalea, capogiri, insonnia, agitazione irritabilità o stanchezza. |
Patologie dell’occhio | Non comune | Disturbi visivi. |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Rara | Tinnito |
Patologie cardiache | Molto rara | Palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio. |
Patologie vascolari | Molto rara | Ipertensione arteriosa. |
Patologie gastrointestinali | Comune | Disturbi gastro–intestinali, come pirosi, dolori addominali, nausea, vomito, flatulenza, diarrea, costipazione, lievi perdite di sangue a livello gastrointestinale che in casi eccezionali comportano anemia. |
Non comune | Ulcera gastrointestinale con potenziale emorragia e perforazione. Stomatiti ulcerative, peggioramento della colite e del morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4), gastrite. | |
Molto rara | Esofagite, pancreatite, formazione di stenosi intestinali diaframmatiche. Se si avverte un forte dolore nella parte superiore dell’addome o se si verifica melena o ematemesi, si consiglia di informare immediatamente il medico e di interrompere l’assunzione del medicinale. | |
Patologie epatobiliari | Molto rara | Disfunzione epatica, danno epatico, specialmente in caso di terapia prolungata, insufficienza epatica, epatite acuta. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto rara | Reazioni bollose come sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi epidermica tossica, alopecia. In casi eccezionali possono verificarsi, gravi infezioni cutanee, e dei tessuti molli in corso di infezione da varicella (vedere anche "Infezioni e infestazioni"). |
Patologie renali e urinarie | Rara | Raramente possono anche osservarsi danni al tessuto renale (necrosi papillare) e elevate concentrazioni di acido urico nel sangue. |
Molto rara | Formazione di edema, soprattutto nei pazienti con ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale, che può essere accompagnata da insufficienza renale acuta. La funzionalità renale deve essere controllata regolarmente. |
Se necessario, i pazienti devono essere adeguatamente informati di interrompere il trattamento con BuscofenAct e consultare immediatamente un medico, se si verifica una delle seguenti condizioni: – gravi disturbi gastro–intestinali, pirosi o dolore addominale; – ematemesi; – melena o sangue nelle urine; – reazioni cutanee, come eruzioni con prurito; – distress respiratorio e/o edema del viso o della laringe; – affaticamento associato a perdita di appetito; – mal di gola, associato a ulcere aftose, affaticamento e febbre; – forti epistassi e sanguinamento cutaneo; – anormale stanchezza associata a ridotta escrezione urinaria; – edema ai piedi o alle gambe; – dolore al torace. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Sovradosaggio
Sintomi in caso di sovradosaggio
I sintomi da sovradosaggio possono manifestarsi con sintomi a carico del sistema nervoso centrale quali cefalea, capogiri, testa leggera e perdita di coscienza, (convulsioni miocloniche anche nei bambini), dolori addominali, nausea, vomito, emorragia gastrointestinale e disfunzione epatica e renale. Ipotensione, depressione respiratoria e cianosi.
Misure terapeutiche in caso di sovradosaggio
Non esiste alcun antidoto specifico. Se dopo un’ora dall’ingestione, il paziente presenta livelli potenzialmente tossici di farmaco, ricorrere alla somministrazione orale di carbone attivo.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici sollevano preoccupazione per un aumento del rischio di aborto spontaneo, di malformazioni cardiache e di gastroschisi, dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all’inizio della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari è aumentato da meno dell’1%, fino a circa 1.5%. Si ritiene che il rischio aumenti con l’aumentare della dose e della durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di un inibitore della sintesi di prostaglandine ha determinato un aumento della perdita pre– e post–impianto e di mortalità embriofetale. Inoltre, un aumento dell’incidenza di malformazioni, incluse quelle cardiovascolari, è stato segnalato in animali trattati con un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo di organogenesi. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l’ibuprofene deve essere somministrato soltanto in caso di assoluta necessità. Se l’ibuprofene viene utilizzato in donne che intendano concepire o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza la dose deve essere mantenuta la più bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto al rischio di: – tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); – disfunzione renale, che può peggiorare fino a insufficienza renale con oligo–idroamniosi. Alla fine della gravidanza, la madre e il neonato a: – possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse; – inibizione delle contrazioni uterine che può determinare un ritardo o un prolungamento del travaglio al momento del parto. Di conseguenza, la somministrazione di ibuprofene è controindicata durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento
L’ibuprofene e i suoi metaboliti possono passare in basse concentrazioni nel latte materno. Fino a questo momento, non sono noti effetti deleteri sui lattanti. Pertanto, per un trattamento di breve durata di dolore e febbre alla dose consigliata, non dovrebbe, in genere, essere necessario interrompere l’allattamento al seno. Fertilità Esiste qualche evidenza del fatto che i farmaci che inibiscono la ciclo–ossigenasi/la sintesi delle prostaglandine possano compromettere la fertilità femminile agendo sull’ovulazione. Una volta concluso il trattamento con l’ibuprofene, l’effetto è reversibile.
Formato
12 capsule
Consigli del farmacista:
- Bere molta acqua: L'idratazione è importante per favorire l'eliminazione delle tossine e alleviare i sintomi.
- Non assumere a stomaco vuoto: Potrebbe irritare lo stomaco.
- Non associare ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) senza consultare il medico.
- Consultare il medico in caso di gravidanza o allattamento.
Importante:
Buscofenact è un farmaco e, come tale, deve essere utilizzato con cautela e sotto controllo medico, soprattutto in caso di patologie preesistenti o se si stanno assumendo altri farmaci.
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Al momento della consegna della merce da parte del corriere, il Cliente è tenuto a controllare:
- che il numero dei colli in consegna corrisponda a quanto indicato nel documento di trasporto;
- che l'imballo risulti integro, non danneggiato, né bagnato o, comunque, alterato, anche nei materiali di chiusura (nastro adesivo o reggette metalliche).
Eventuali danni o la mancata corrispondenza del numero dei colli o delle indicazioni, devono essere immediatamente contestati al corriere che effettua la consegna, apponendo la dicitura ''Riserva di controllo merce'' sull'apposito documento accompagnatorio e confermati, immediatamente via raccomandata A.R., a: para farmacia Bosciaclub.it Rogoredo Stazione FS, Via Cassinis, 83, 20139 Milano MI.
Attenzione: se si accetta senza apporre le riserve necessarie alla merce consegnata dal corriere, non si potrà in nessun modo reclamare eventuali ammanchi o danneggiamenti dovuti al trasporto in un secondo momento a ma esclusivamente al corriere.
Inoltre precisiamo che la seguente dicitura “Collo integro accetto con riserva di controllo” non viene presa in considerazione dal corriere che quindi non accetta reclami o danni, pertanto il controllo deve essere fatto sul momento con il corriere. Eventuali anomalie occulte (es.: furti o mancanze), dovranno essere segnalate per iscritto con raccomandata A.R. indirizzata a para farmacia Bosciaclub.it Rogoredo Stazione FS, Via Cassinis, 83, 20139 Milano MI, entro sette giorni lavorativi. Ogni segnalazione oltre i suddetti termini non sarà presa in considerazione. Per ogni dichiarazione, il Cliente si assume la responsabilità piena di quanto dichiarato.
Costi di spedizione per fasce di Kg
Fino a 3 Kg: Costo gratuito oltre i 39€ di spesa
- da 4kg a 6kg : +5€ (+ 9€ Calabria, Sicilia e Sardegna)
- da 7kg a 12kg: + 8€ (+ 12€ Calabria, Sicilia e Sardegna)
- da 13 kg a 30kg + 13€ (+ 17€ Calabria, Sicilia e Sardegna)
- da 31kg a 50kg + 17€ (+ 23€ Calabria, Sicilia e Sardegna)
- da 51kg a 100 kg + 28€ (+ 32€ Calabria, Sicilia e Sardegna
Per valori superiori +16€ ogni 50 Kg eccedenti
Pony express Milano
I costi di spedizione nella città di Milano con il pony express sono a pagamento ad un costo di 2,90€. Il pony express è un servizio rapido e la consegna è effettuato in poche ore, o in un massimo di 24 ore. Le spese di corriere espresso per la citta di Milano con i vettori nazionali sono gratuiti, ma la consegna avviene in 24-48 ore.
Spedizioni all'estero
Here all information about International Delivery.
Reclami
Eventuali reclami possono essere notificati per e-mail (info@bosciaclub.it)
Ricorda che ogni reclamo va sempre inviato completo dei riferimenti di chi lo inoltra (nome, cognome, indirizzo, telefono ed e-mail).
Condizioni di trasporto
Le condizioni di trasporto dei farmaci OTC e SOP aderiscono alle linee direttrici in materia di buona pratica di distribuzione dei medicinali per uso umano (di cui al D.M 6 Luglio 1999)
Tutti i prodotti venduti da Bosciaclub - Health & Beauty on line store di proprietà di Cubo srl attraverso bosciaclub.it sono coperti dalla garanzia convenzionale del produttore e dalla garanzia di 24 mesi per difetti di conformità, ai sensi del DL 24/02.
Per fruire dell’assistenza in garanzia, il Cliente dovrà conservare lo scontrino fiscale (o la fattura) che riceverà nel pacco, in allegato al prodotto acquistato. La garanzia convenzionale del produttore viene fornita secondo le modalità illustrate nella documentazione presente all’interno della confezione del prodotto.
Procedura di reso
La procedura da seguire una volta che il Cliente ha deciso di esercitare il diritto di recesso è la seguente:
- Invio raccomandata a/r al seguente indirizzo: Para Farmacia Bosciaclub.it | Rogoredo Stazione FS - Via Cassinis, 83 - 20139 Milano (MI)
- Attesa di conferma di ricevimento raccomandata da parte di Bosciaclub - Health & Beauty on line store di proprietà di Cubo srl.
- Invio del pacco secondo le modalità illustrate.
La restituzione del prodotto dovrà avvenire entro un termine non superiore a 10 gg. lavorativi a partire dal ricevimento della merce. Fatte salve eventuali spese di ripristino per danni accertati all'imballo originale, Bosciaclub - Health & Beauty on line store di proprietà di Cubo srl provvederà a rimborsare al Cliente l'intero importo già pagato, entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di recesso ad eccezione delle spese di spedizione a mezzo Paypal o rimborso con Carta di Credito.
Per ulteriori informazioni consultare la pagina Recesso