Sensibile riduzione dei farmaci di banco e impennata degli integratori. Sono questi gli ultimi dati sulla vendita dei cosiddetti farmaci fai da te. I farmaci da banco, detti anche Otc, cioè i farmaci venduti direttamente al paziente senza obbligo di presentazione di una ricetta medica nel 2016 hanno subito una decisa flessione, la più pesante dal 2012. Secondo i dati presentati da Assosalute, il calo è stato del 4,4% in volumi di confezioni vendute e una perdita dell’1,8% di fatturato sul 2015. In compenso integratori e prodotti erboristici e omeopatici hanno fatto registrare un incremento: le confezioni sono cresciute del 5,1% e le vendite del 6,5% in dodici mesi e una crescita dei fatturati del 6,5% con 277 milioni di pezzi venduti e fatturati sopra i 3,8 miliardi. I prodotti salutistici con con “connotazione farmaceutica” sono i preferiti per curare i malanni di stagione come tosse, mal di gola e altre sindromi anti-influenzali.
Per quanto riguarda gli Otc, i farmaci da banco, il loro uso è subordinato ad una serie di cautele. E' consigliabile leggere attentamente le avvertenze, non affidarsi completamente all’autodiagnosi, ma consultare il medico e confidare nella preparazione dei farmacisti; non pensare che questa categoria di farmaci sia priva di effetti collaterali; non paragonare l’efficacia del farmaco da banco a quella di altri trattamenti e non ritenerla migliorativa dello stato di buona salute ma valutare le diverse situazioni; prestare le dovute attenzioni con bambini, anziani e i soggetti a rischio.