Non più di due ore al giorno. E' questo il limite che la scienza ha messo ai bambini per la televisione. Lo studio è stato realizzato dagli psicologi dell'istituto Steinhardt di New York e della Canada Université Sainte-Anne su 807 bambini di 4 anni e pubblicato sul Journal of developmental & behavoral pediatrics.
Dall'analisi dei dati è emerso che il numero di ore di televisione quotidiane è significativamente correlato al decremento di competenze, in particolare di quelle logico-matematiche e delle funzioni esecutive. Il limite massimo di esposizione quotidiana dei bimbi davanti alla tv è risultato, appunto, di due ore. Oltre cominciano i problemi.
Ma ad influire sui risultati è anche la diversa origine sociale ed economica dei piccoli: gli scarsi risultati di apprendimento associati alla televisione crescono al diminuire del reddito familiare. A parità di tempo passato davanti allo schermo, cioè, i bambini delle famiglie più povere avevano effetti sensibilmente più negativi rispetto ai propri coetanei. L'ipotesi è che i figli delle famiglie più ricche siano indirizzati alla scelta di una programmazione più educativa e con la fondamentale presenza dei genitori al loro fianco così da migliorare la comprensione dei programmi.