L'inquinamento atmosferico sotto accusa come possibile responsabile del morbo di Alzheimer. Al punto da raddoppiare il rischio di contrarre la malattia. La rivelazione proviene da uno studio condotto dall'università di San Francisco in California su un campione di 3600 donne, pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry.
L'inquinamento della zona di residenza delle pazienti si è rivelato un fattore determinante: in particolare l'attenzione dei ricercatori si è concentrata sulla pericolosità delle particelle inquinanti pm 2,5 (cioè di di diametro 2,5 nanometri). Le stesse pm 2,5 in successivi esperimenti dei topi di laboratorio hanno contribuito a causare un accumulo nel cervello ben il 60% in più di proteine tossiche rispetto ad altri roditori non esposti allo smog.