Fenilbutazone per il cavallo: dosaggio e indicazioni

calendar_month 09/02/2024 - di - Pubblicato in  Farmaci

Fenilbutazone per il cavallo: dosaggio e indicazioni

Il fenilbutazone è un farmaco anti-infiammatorio non steroideo (FANS) utilizzato in medicina veterinaria per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione associata a condizioni come l'artrite e altre affezioni dolorose nei cavalli e in altri animali.

Proprietà e indicazioni:

  • Antinfiammatorio: La fenilbutazone agisce riducendo l'infiammazione nei tessuti, alleviando il dolore e migliorando la mobilità.
  • Analgesico: Aiuta a ridurre il dolore associato a condizioni infiammatorie.
  • Antipiretico: Può contribuire a ridurre la febbre in animali affetti da processi infiammatori.

Indicazioni comuni:

  • Artrite e altre condizioni dolorose articolari.
  • Dolore muscolare.
  • Spasmi muscolari.
  • Processi infiammatori di varia natura.

Dosaggio del felibutazone nel cavallo

Il dosaggio di fenilbutazone varia a seconda del tipo di animale, del peso corporeo, della gravità della condizione e delle specifiche indicazioni del veterinario. Tuttavia, un dosaggio tipico per i cavalli è di circa 1-4 grammi al giorno, somministrati per via orale o parenterale, suddivisi in dosi giornaliere multiple. È essenziale seguire attentamente le istruzioni del veterinario e non superare mai il dosaggio raccomandato, poiché l'abuso di questo farmaco può causare gravi effetti collaterali, inclusi danni gastrointestinali e renali.

Fenilbutazone per uso veterinario: nomi commerciali

  • Bute iniettabile flacone 100ml 200mg/ml
  • Bute os pasta 10sir monod 10g
  • Bute os 20 bustine 2g/10g
  • Bute gel uso esterno 200g

Bute è un farmaco soggetto a prescrizione del veterinario. E' acquistabile in farmacia e parafarmacia. Non è acquistabile online

Bosciaclub parafarmacia, sita a Milano, in via Cassinis 83, 20139, presso la stazione ferroviaria di Rogoredo FS è un esercizio autorizzato alla vendita di farmaci veterinari Scrivici ad info@bosciaclub.it, su whatsapp al numero 3333247432 o contattaci via telefono allo 0236582197, per richiedere informazioni ed il costo del prodotto

Bute bustine: Scheda Tecnica

Denominazione

BUTE GRANULARE 2 g/10 g

Categoria

Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei. Butilpirazoli dine.

Principi attivi

Fenilbutazone.

Eccipienti

Saccarosio.

Indicazioni

  • Terapia sintomatica delle zoppie, malattie acute e croniche dell'apparato locomotore, quali artriti, periartriti, tendiniti, tenovaginiti, neuriti, miositi, podoflemmatiti, navicoliti.
  • Terapia delle lesioni di tessuti molli quali bursiti, mastiti, ematomi, contusioni, lacerazioni da parto.
  • Interventi chirurgici, terapia degli stati infiammatori del la mammella e dell'edema mammario post-partum.

Controindicazioni ed effetti secondari

  • Non usare in caso di malattie cardiache, renali, epatiche, gastriti, emoglobinuria, edemi e disturbi della coagulazione.
  • Non usare in caso d i ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Non usare in concomitanza con altri antinfiammatori non steroidei o far trascorrere almeno 24 ore prima della somministrazione di un altro antinfiammatorio non steroideo.

Uso e via di somministrazione

Orale.

Posologia

  • Nelle lesioni infiammatorie acute dell'apparato muscolo-scheletrico ed in seguito ad interventi chirurgici somministrare 2 buste al di', par i a 8 mg/kg/p.v. di principio attivo, per 5 giorni. Nei giorni successivi una busta al di'.
  • Nelle lesioni infiammatorie croniche dell'appara to muscolo-scheletrico, 1 busta al di', pari a 4 mg/kg/p.v. di principio attivo, per 10-20 giorni secondo il giudizio del medico-veterinario.
  • Puledri mezza dose.

Miscelare accuratamente alla razione.

Conservazione

Proteggere il medicinale dalla luce e dal calore.
Periodo di validità dopo la prima apertura: consumare immediatamente, non conservare.

Avvertenze

  • Il prodotto non deve essere somministrato ad equidi allevati a scopo alimentare.
  • Per equidi non destinati alla produzione di alimenti per il consumo umano.
  • Sovradosaggio: somministrazioni prolungate, effettuate a dosaggi più elevati di quelli indicati, possono comportare depressione del SNC, diminuzione dell'appetito fino all'anoressia,
  • depressione, letargia, necrosi delle papille renali e morte; sono inoltre possibili irritazioni ed ulcerazioni del tratto orale e gastrico.
  • In cavalli trattati con 8,8 mg/kg/die sono state registrate complicanze quali anoressia, depressione, colica, ipoprotidemia, diarrea, melena, perdita di peso, edema ventrale, emorragie petecchiali delle mucose, erosioni ed ulcere orali, necrosi delle papille renali.
  • Non esiste un trattamento specifico per l'intossicazione da fenilbutazone: in caso di dosi eccessive, si effettui una terapia sintomatica e disintossicante.
  • L'attivita' ulcerogena, prerogativa di tutti i FANS, e' contrastabile con principi attivi proteggenti la mucosa gastrica ed H2 -antistaminici (cimetidina, ranitidina) o inibitori della pompa (es. omeprazolo) e gastroprotettori.

Specie di destinazione

Equidi non DPA.

Interazioni

  • L'associazione di fenilbutazone ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) può portare ad interferenze farmacologiche dando, generalmente, effetti additivi.
  • Nel cavallo gli acidificanti delle urine, quali ad esempio il cloruro d'ammonio, rallentano fino a 4 volte l'eliminazione del principio attivo.
  • Il fenilbutazone può essere eliminato con maggior rapidità quando le urine sono alcaline.
  • Il fenilbutazone ha una forte affinità di legame con le proteine plasmatiche, tale d a spostare altri principi attivi modificandone il livello sierico e l' azione terapeutica.
  • Tali farmaci sono: fentoina, anticoagulanti sommin istrati per via orale, acido valproico, altri antinfiammatori, sulfonamidi e agenti antidiabetici come la sulfonilurea.
  • Il fenilbutazone puo ' aumentare l'emivita della penicillina G inoltre induce lo sviluppo d egli enzimi microsomiali epatici, aumentando cosi il metabolismo di principi attivi come la
  • digitossina e la fentoina.
  • Al contrario, gli in duttori di altri enzimi microsomiali come barbiturici, prometazina, rifampicina, corticosteroidi,
  • clorfeniramina e difenidramina, possono far diminuire l'emivita plasmatica del fenilbutazone.
  • I corticosteroidi possono provocare ulcerazioni del tratto gastrointestinale in pazienti trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei.
  • L'uso concomitante con farmaci potenzialmente nefrotossici (es. antibiotici aminoglicosidi), deve essere evitato.

Diagnosi e prescrizione

Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinari a ripetibile.

Effetti indesiderati

  • Tutti gli antinfiammatori non steroidei possono determinare la comparsa di effetti collaterali principalmente a carico dell'apparato gastroenterico, dei reni, del fegato e di alcune componenti ematiche.
  • L'utilizzo in animali troppo giovani o anziani può essere rischioso.
  • Se tal e utilizzo non può essere evitato, sottoporre questi animali ad un ac curato monitoraggio clinico.
  • Evitare l'utilizzo in animali troppo disidratati, ipovolemici o ipotesi per un potenziale rischio di aumento della tossicità renale.
  • In caso di terapia a lungo termine, gli animali dovranno essere sottoposti a monitoraggio clinico ad intervalli regolari.

Gravidanza ed allattamento

In mancanza di studi sulla specie di destinazione usare solo conformemente alla valutazione del rapporto rischio/beneficio.

 
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