Il naprossene è un farmaco anti-infiammatorio non steroideo (FANS) utilizzato per alleviare il dolore, ridurre l'infiammazione e abbassare la febbre. È comunemente impiegato per trattare condizioni come:
Agisce inibendo l'azione di enzimi chiamati cicloossigenasi (COX) che sono coinvolti nella produzione di prostaglandine, sostanze chimiche coinvolte nella risposta infiammatoria.
È utilizzato per le sue proprietà:
antinfiammatorie: riduce l'infiammazione attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine;
analgesiche: allevia il dolore bloccando la trasmissione dei segnali del dolore al cervello;
antipiretiche: riduce la febbre agendo sul centro termoregolatore dell'ipotalamo nel cervello.
Evidenze scientifiche
Il naprossene è stato ampiamente studiato e molte delle sue proprietà sono ben supportate da evidenze scientifiche ma sono stati riscontrati anche alcuni effetti collaterali:
rischio gastrointestinale: l'uso prolungato o eccessivo di FANS, compreso il naprossene, può aumentare il rischio di problemi gastrointestinali come ulcere, sanguinamenti e disturbi dello stomaco;
rischio cardiovascolare: alcuni studi hanno suggerito che l'uso prolungato di FANS può avere implicazioni cardiovascolari, quindi è importante valutare attentamente i rischi e i benefici con un professionista della salute.
Quali sono i farmaci a base di naprossene?
Il naprossene è un principio attivo che puoi trovare sia nei farmaci da prescrizione che di automedicazione. Questi i famaci di automedicazione che puoi acquistare online:
Momendol 24 Compresse: è un analgesico a base di naprossene utile per contrastare dolori di media entità;
La somministrazione del naprossene dovrebbe seguire le indicazioni del medico o le istruzioni riportate sul foglietto illustrativo del farmaco. Tuttavia, ci sono alcune linee guida generali per la sua assunzione:
assunzione a stomaco pieno: può aiutare a ridurre il rischio di irritazione gastrica;
dosaggio e frequenza: dipendono dalla condizione medica trattata, dalla gravità dei sintomi e dalle specifiche indicazioni del medico. È importante seguire attentamente le istruzioni del medico o dell'etichetta del farmaco;
durata del trattamento: è prescritto per il trattamento di condizioni acute o croniche quindi la durata del trattamento dipende dalla condizione specifica e dalla risposta individuale al farmaco. Non superare la dose consigliata senza consultare il medico;
evitare l'assunzione prima di coricarsi: per ridurre il rischio di irritazione gastrica o reflusso acido, si consiglia di evitare di assumere naprossene poco prima di coricarsi;
assunzione regolare: per ottenere il massimo beneficio è importante assumerlo regolarmente secondo le indicazioni del medico e non saltare le dosi programmate.
con un bicchiere d'acqua per agevolare la deglutizione.
monitorare gli effetti collaterali: prestare attenzione a eventuali effetti collaterali, come mal di stomaco, nausea o altri sintomi gastrointestinali e, in caso di persistenza o peggioramento, consultare immediatamente il medico.
Che differenza c'è tra ibuprofene e naprossene?
L'ibuprofene e il naprossene sono entrambi farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) che appartengono alla stessa classe di composti, ma ci sono alcune differenze tra di loro. Ecco un confronto tra i due principi attivi:
meccanismo di azione: entrambi inibiscono l'enzima cicloossigenasi (COX) ma il naprossene ha una certa selettività per il COX-1 e il COX-2;
durata dell'effetto: l'ibuprofene richiede dosi multiple durante il giorno per mantenere l'effetto antinfiammatorio e analgesico mentre il naprossene ha una durata d'azione più lunga e può essere assunto meno frequentemente durante il giorno;
modalità di assunzione: l'ibuprofene di solito va assunto con lo stomaco pieno, il naprossene può essere assunto anche a stomaco vuoto ma è preferibile comunque evitare.
rischio gastrointestinale: il rischio di effetti collaterali gastrointestinali, come ulcere e sanguinamenti, potrebbe essere leggermente superiore con il naprossene;
rischio di problemi cardiovascolari: con il naprossene il rischio è maggiore rispetto all'ibuprofene, soprattutto se assunto a dosi elevate;
utilizzo in gravidanza: entrambi i farmaci dovrebbero essere utilizzati con cautela in gravidanza e l'uso deve essere valutato da un medico;
disponibilità: entrambi sono disponibili in vari formati quali compresse, capsule e sospensioni.