Con le temperature che si alzano, la crema solare costituisce un alleato indispensabile. Per i più piccoli ma non solamente: chiunque dovrebbe proteggersi dall’eccessiva esposizione alla luce solare dato che la diffusione del melanoma, il tumore della pelle, negli ultimi decenni è aumentata esponenzialmente.

A questo proposito, la rivista specializzata Medical News Today ha voluto sfatare alcune false credenze circa le creme solari. Sono convinzioni dure a morire, abitudini sbagliate difficili da perdere. La prima è quella di pensare che la crema solare non serva sempre. Sbagliato: la protezione va messa ogni volta che il corpo è esposto ai raggi UV, anche se il cielo è nuvoloso. Inoltre anche chi ha la pelle scura ha bisogno della protezione che non dura per tutta la giornata: per essere efficace in caso di lunga esposizione va applicata ogni 3-4 ore e sicuramente dopo un bagno, in quanto nessun prodotto è impermeabile al 100%. Occhio anche alla scadenza: in questi casi la crema perde efficacia. La durata media dopo l’apertura di un prodotto è di dodici mesi.

I consigli per evitare le scottature nei bambini

Oltre alla crema, le precauzioni da usare per i bambini riguardano gli orari: d’estate è preferibile evitare di portarli al mare dalle 10 di mattina alle 16 del pomeriggio. Cappellino e occhiali da sole andrebbero indossati sempre e se si tratta di un bimbo sotto i tre anni è preferibile lasciargli la maglietta. Dare sempre molto acqua al piccolo per evitare la disidratazione.

Nei piccolissimi la protezione dovrà mantenersi a 50+ per tutto il tempo mentre dopo i due anni di età il fattore di protezione dovrà essere molto alto nei primi giorni per poi scendere in base al fototipo (dipende dalla carnagione) mano a mano che la pelle si abbronza. L’esposizione al sole senza protezione è ancora più pericolosa per i bambini che hanno pelle chiara, nei e lentiggini. La sensibilità ai raggi solari dipende da fototipo di ciascuno, dunque.

Di seguito la classificazione del fototipo:

Fototipo I: Pelle chiara, capelli rossi, occhi azzurri. Sensibilità alta, nessuna abbronzatura
Fototipo II: Pelle chiara, capelli biondi, occhi chiari. Sensibilità alta, poca abbronzatura
Fototipo III: Pelle chiara, capelli castani, occhi verdi o castani. Sensibilità media , abbronzatura graduale
Fototipo IV: Pelle olivastra, capelli neri, occhi scuri; Sensibilità bassa abbronzatura rapida
Fototipi V e VI appartengono ai gruppi etnici a pelle scura.

Quanto ai danni prodotti dal sole, i pediatri ricordano che si possono verificare anche dopo soli 15 minuti di esposizione al sole mentre invece rossore e fastidio possono manifestarsi anche alcune ore più tardi. Si va dal rossore (scottatura) alla vera e propria ustione di 2° grado (quando si formano le bolle). Ripetute scottature possono aumentare il rischio di tumori della pelle.

Ma se il bambino si scotta, cosa bisogna fare? Innanzi tutto gli va dato un po’ di sollievo mettendolo all’ombra o in luogo fresco, va bagnato e idratato con acqua fresca (non ghiacciata), bisogna applicare creme lenitive (per esempio gel a base di aloe) e pomate a base di idrocortisone. Eventualmente somministrare analgesici (paracetamolo, ibuprofene) e portare il bambino senza indugio al pronto soccorso se sulla pelle compaiono bolle, se la scottatura è molto estesa o se si manifestano febbre, brividi, cefalea, irritabilità.

I migliori prodotti per evitare le scottature nei bambini

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