Via libera della Camera dei deputati alla proposta di legge sull'uso terapeutico della cannabis: 317 i sì, 40 i no e 13 gli astenuti. Il ddl ora passa al Senato. La legge vuole regolamentare, appunto, l'uso terapeutico e non liberalizzare le droghe leggere. Il medico potrà prescrivere medicinali di origine vegetale a base di cannabis per la terapia del dolore e altri impieghi simili, sempre per per portare sollievo a pazienti alle prese con gravi patologie (come ad esempio la sclerosi multipla).
Precisamente, il testo, composto da 10 articoli ha l'obiettivo di “regolamentare l'uso dei medicinali di origine vegetale a base di cannabis garantendo l'equità nell'accesso a tali medicinali da parte dei pazienti mediante la fissazione di criteri uniformi sul territorio nazionale". Inoltre la legge vuole promuovere “la ricerca scientifica sui possibili impieghi medici e sostenere lo sviluppo di tecniche di produzione e trasformazione per semplificare l'assunzione". I farmaci autorizzati dal ministero della Salute saranno a carico del Servizio sanitario nazionale solo se utilizzati per contrastare il dolore, se invece saranno prescritti per altri impieghi saranno fuori dal regime di rimborsabilità.