Negli Stati Uniti è stata approvata una terapia anticancro che è già stata definita “rivoluzionaria". Si tratta di una terapia transgenica a base di cellule degli stessi pazienti con linfoma non-Hodgkin, nei confronti dei quali le cure tradizionali non hanno funzionato e quindi hanno subito ricadute o non hanno dato risposte adeguate. Il nuovo metodo, denominato Yescarta, è stato autorizzato dalla Food and Drug Administration, l'ente Usa di controllo sui medicinali e sull'alimentazione.
Funziona così: i linfociti T, un tipo di globuli bianchi, vengono prelevati dal paziente, geneticamente modificati in maniera tale che le cellule malate si trasformino in un farmaco, ed, infine, infuse di nuovo nel corpo del soggetto malato. Le nuove cellule uccidono la malattia in poco tempo: nei test Yescarta ha dato un tasso di remissione completa del 51%. Tuttavia vi sono effetti collaterali anche pericolosi come l'indebolimento del sistema immunitario e infezioni gravi. L'approvazione da parte delle autorità dunque è stat condizionata da determinate garanzie di sicurezza richieste al produttore, Kite Pharma, con la condizione di rivedere il tutto dopo ulteriori applicazioni pratiche.