Prima la varicella, poi il fuoco di sant'Antonio e infine l'infarto o l'ictus. Questo doloroso e pericoloso iter è stato scoperto da uno studio coreano recentemente pubblicato sul Journal of the american college of cardiology e condotto su oltre 23mila pazienti con il fuoco di sant'Antonio. Si comincia con la varicella ma una volta guariti il virus non viene distrutto dall'organismo bensì resta latente e suscettibile a riattivarsi in caso di abbassamento delle difese immunitarie.
Così può succedere che si manifesti l'infezione da Herpes zoster, il cosiddetto fuoco di sant'Antonio, appunto. Quest'ultimo porta nuovi problemi perché chi lo ha avuto ha un rischio maggiore del 60% di attacco cardiaco e del 35% di ictus rispetto a chi non ne è stato colpito. Particolarmente a rischio le donne ipertese con diabete e colesterolo alto.