Il cancro sta diventando una patologia tipica della terza età: entro il 2040 il 70% dei casi riguarderà ultra65enni. Le cifre sono state diramate al congresso dell’Associazione statunitense di oncologia e confermano una tendenza già in atto, dato che il numero dei malati di tumore nella fascia d’età 75-84 anni è decuplicato negli ultimi 40 anni. Solo in Italia ogni anno vengono diagnosticati 183mila tumori a pazienti over 70. La spiegazione degli esperti è che con l'età si accumulano i danni al Dna e che l'organismo ha sempre minore capacità di riparare le cellule.
Resta il problema della cura. Durante il convegno gli esperti hanno evidenziato che i dati a disposizione “sull’efficacia e la tossicità dei farmaci anticancro nelle persone anziane" sono pochi. Inoltre in età senile “molti malati soffrono anche di altre patologie croniche e seguono più terapie", senza considerare la “fragilità psico-fisica" tipica di questa fase della vita. Le linee guida quindi suggeriscono che “la terapia oncologica nella popolazione over 65 debba essere centrata sul singolo paziente", in modo da considerare e prevenire i possibili effetti collaterali. Si tratta di un'operazione fondamentale prima di un’operazione chirurgica o di iniziare cicli di radioterapia e chemioterapia.