Si riaccendono le polemiche sulla carne rossa. Una recente ricerca ne mette ulteriormente in discussione l'eccessivo consumo che favorirebbe l'insorgere e l'aggravarsi di diverse patologie. A sollevare nuovi dubbi è uno studio del National cancer institute di Bethesda appena pubblicato sulla rivista British medical journal e condotto su 536.000 statunitensi fra i 50 e i 71 anni.
Secondo i ricercatori il consumo di carne rossa aumenta il rischio per le seguenti malattie: tumori, malattie cardiache e respiratorie, ictus, diabete, infezioni, demenza di Alzheimer, patologie renali ed epatiche croniche. Dai dati inoltre emerge che il consumo di pesce e carni bianche invece diminuisce il rischio (fino al 25%). Sotto accusa il ferro eme (quello tipico delle carni rosse) e, per quanto riguarda gli insaccati, i nitriti e i nitrati, l'eccessiva cottura e una dieta squilibrata che tralascia il consumo di frutta e di verdura.