Spariscono i ticket per fecondazione

calendar_month 06/02/2015 - di - Pubblicato in  News salute

Spariscono i ticket per fecondazione

Rivoluzione nella sanità. Presto una lunga serie di prestazioni sarà gratuita per l'aggiornamento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, quelli che le Regioni devono garantire ai cittadini, appunto, gratuitamente. Nel presentare il documento sull'aggiornamento dei Lea in commissione Igiene sanità del Senato, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha parlato dei costi (“415 milioni di euro, una cifra decisamente sostenibile") ed ha elencato le novità: saranno gratuiti la fecondazione assistita (omologa ed eterologa), le vaccinazioni anti-varicella, per meningococco, pneumococco e papillomavirus, l’analgesia epidurale per le donne che partoriscono, le indagini per la diagnosi di celiachia e alcuni tipi di enteroscopia, i servizi domiciliari, ambulatoriali e residenziali per i minori colpiti da autismo.

Una lista corposa e importante, dunque, che viene completata da sei nuove patologie croniche per le quali non si pagherà più il ticket: endometriosi medio/grave, Bpco medio/grave, rene policistico autosomico dominante, osteomielite cronica, malattie renali croniche e sindrome da talidomide. Gratuite anche le prestazioni per curare la ludopatia, cioè i trattamenti di persone “con dipendenze patologiche, inclusa la dipendenza da gioco d’azzardo, o con comportamenti di abuso patologico di sostanze”.
Per quanto riguarda la diagnosi prenatale vengono introdotti il bi-test o il tri-test per lo screening di difetti del feto, così come la translucenza ducale.
“Si tratta – spiega il ministro Lorenzin – di un progetto inserito nel budget 2014-2016 previsto nel Patto per la Salute, che è stato possibile fare con 415 milioni e non con 1 miliardo che avevamo preventivato. Questo perché c’è stata una compensazione: molte innovazioni erano già state inserite nel sistema e tante Regioni si erano aggiornate da sole. D’altra parte abbiamo fatto un lavoro di eliminazione di prestazioni obsolete. Ma affinché il meccanismo funzioni – precisa – le Regioni dovranno fare un lavoro di monitoraggio serio su bandi e gare, soprattutto per le protesi”.

     
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