Integratori per la memoria: gingko biloba o fosfoserina? Gli adulti posso assumere integratori per la memoria per migliorare le performance di concentrazione e mnemoniche nel lavoro, nello studio e per svolgere con più tono le diverse fasi della giornata, per migliorare le condizioni... Leggi tutto
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Gli adulti posso assumere integratori per la memoria per migliorare le performance di concentrazione e mnemoniche nel lavoro, nello studio e per svolgere con più tono le diverse fasi della giornata, per migliorare le condizioni fisiche e fisiopatologiche.
Si distinguono 3 tipi di memoria, quella a breve termine per ricordare e ritenere piccole informazioni come un numero, l’indirizzo di una strada, una strana parola per circa 30-60 secondi; quella a medio termine che ci permette di rammentare per diverse ore appuntamenti o il luogo dove abbiamo parcheggiato l’auto; ed infine la memoria a lungo termine che ci permette di ricordare informazioni abbastanza accuratamente per lungo periodo di tempo. Si tratta in questo caso di informazioni significative che hanno subito frequenti ripetizioni.
Nel caso specifico la strategia per migliorare una performance mentale (memoria a breve, intermedia e a lungo termine) oggi verte su tre tipologie di prodotti: vitamine e aminoacidi per migliorare il nutrimento cerebrale, sostanze vegetali come il gingko biloba per migliorare la circolazione e quindi indirettamente il nutrimento cerebrale e sostanze che direttamente agisce sui mediatori cerebrali.
Non potendo trattare tutte le sostanze, preferiamo approfondire in questa categoria la fosfatidilserina. Segnaliamo che esistono anche molti integratori a base di fosfoserina (Acutil fosforo), questa è la forma fosforilata dell’aminoacido Serina ed è precursore della Fosfatidilserina.
La fosfatidilserina è il principale fosfolipide del cervello, prodotto dall’organismo per soddisfare il fabbisogno. Bassi livelli di questa sostanza hanno dimostrato di indurre depressione e degenerazione della funzione mentale. Con la progressione dell’età calano i livelli cerebrali.
Si usa per rafforzare la memoria ma anche nei deficit cognitivi degli anziani.
Gli studi clinici della fosfatidilserina si sono concentrati sui casi più importanti ed in particolare nelle persone anziane. In soggetti con età compresa tra i 65 ed i 90 anni la sua somministrazione a migliorato significativamente la funzione mentale, la memoria, l’umore ed il dopo trattamento per 6 mesi con le dosi raccomandate. Questo miglioramento di addebita alla capacità di migliorare il rilascio dei mediatori come l’acetilcolina, la serotonina, attraverso il miglioramento della fluidità della membrana delle cellule cerebrali e riducendo i livelli di cortisolo in caso di stress.
Segnaliamo che il Gingko biloba associato ad una dieta di acidi grassi essenziali (oli di omega 3, olio di semi di lino) con 800 mcg di acido folico, di vitamina B12 e di vitamina C giornaliere migliora la circolazione ed il nutrimento cerebrale. Addirittura il ginkgo biloba ha dimostrato di invertire il deterioramento cerebrale e ritardarlo in soggetti nei primi stadi del morbo di Alzheimer, ritardando ad esempio la necessità di ricovero.
In commercio la fosfatidilserina si usa come prodotto semisintetico derivato dalla lecitina di soia. Il dosaggio raccomandato è di 100 mg giornalieri.
Tra i prodotti per la memoria segnaliamo: Vivimind compresse, Sustenium memo break, Acutil lavoro bustine, Betotal mind plus bustine.
