Longlife Selenium 100 Compresse integratore antiossidante
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Integratori selenio: Antiossidante per il cuore, la vista e la tiroide. Il selenio è un oligominerale che agisce sull’enzima antiossidante del glutatione. Insieme alla vitamina E previene i radicali liberi alle membrane cellulari. La carenza si selenio... Leggi tutto
Il selenio è un oligominerale che agisce sull’enzima antiossidante del glutatione. Insieme alla vitamina E previene i radicali liberi alle membrane cellulari.
La carenza si selenio è correlata all’invecchiamento precoce, alla cataratta, ad una maggiore incidenza di cancro e disturbi cardiovascolari, astenia, indebolimento delle difese immunitarie.
La carenza di selenio, conduce alla malattia di Kenshan (cardiopatia di bambini e donne in età fertile). Il nome della malattia prende origine da una regione della Cina, nota per avere basse concentrazioni di selenio nel suolo.
Le fonti alimentari di selenio sono le germe di grano, l’avena, il pane integrale, la crusca, il riso integrale, l’aglio, il succo di arancia.
L’effetto antiossidante è il beneficio principale dell’integrazione con selenio. In secondo luogo, l’integrazione di selenio è coinvolto nella sintesi degli ormoni tiroidei.
Viene somministrato il selenio, per rafforzare le difese immunitarie, nel cancro, nei disturbi cardiovascolari, nelle infiammazioni, nella cataratta, in gravidanza, nel parto prematuro.
Nel cancro studi scientifici hanno dimostrato che l’insorgenza di cancro e la mortalità è correlata a bassi valori di selenio. Gli effetti antitumorali del selenio sono maggiormente significativi negli uomini che nelle donne in riferimento alle vie respiratorie e all’apparato gastrointestinale.
Altri studi clinici mostrato la protezione significativa dell’integrazione di selenio, contro il cancro della mammella, del colon, del fegato, della pelle.
In merito al sistema immunitario, il selenio indebolisce la funzione del timo de la formazione dei globuli bianchi. La dose per il rafforzamento delle difese immunitarie è di 200 mcg al giorno.
La ridotta attività della glutatione perossidasi è responsabile della maggiore incidenza di cardiopatie in caso di carenza di selenio. L’integrazione ha dimostrato in numerosi studi clinici una riduzione del rischio cardiovascolare e dell’infarto.
L’integrazione di selenio protegge maggiormente i fumatori più di altri gruppi di pazienti a rischio. Addirittura in uno studio clinico la somministrazione di selenio a 100mcg ha ridotto il numero di eventi cardiovascolari, rispetto al placebo, in pazienti che avevano già avuto un evento cardiovascolare (prevenzione secondaria).
Il selenio ha anche dimostrato di aumentare il rapporto HDL/LDL, migliorando il quadro dei lipidi nel sangue e ha ridotto l’aggregazione piastrinica.
Anche nelle dermatosi come l’eczema e la psoriasi nonché nell’artrite reumatoide e nelle patologie antiinfiammatorie croniche, esiste una correlazione con bassi valori di selenio. Studi clinici hanno dimostrato che l’associazione di selenio alla dose di 50-200mcg con la vitamina E (200-400 UI) riduce la flogosi e la sintomatologia.
La cataratta, che ha un impatto significativo in Italia sulla popolazione anziana, in quanto porta alla cecità, è correlata dall’attività di alcuni enzimi tra cui il glutatione perossidasi e dipende da carenze di selenio, vitamina C e vitamina E.
Mantenere buoni livelli di selenio, significa fa funzionare meglio gli enzimi del cristallino dell’occhio. La clinica ha dimostrato che nei soggetti con cataratta, esistono 25 volte concentrazioni di perossido di idrogeno nell’umore vitreo (glutatione perossidasi, selenio dipendente).
L’occhio pertanto resta esposto all’attacco dei radicali liberi provocati dall’esposizione alla luce solare che porta alla formazione della cataratta.
Nella donna in gravidanza, l’integrazione di selenio è raccomandata alla dose di 200mcg. Preserva la gestazione e la nascita del neonato. Una carenza di selenio, nell’ultima fase della gravidanza è fisiologica. L’integrazione con selenio ha ridotto la sindrome da morte improvvisa del neonato.
Le forme organiche (selenio metionina, lievito con selenio) in commercio, sono meglio assorbite delle forme inorganiche (selenite di sodio).
A dose raccomandata varia negli adulti da 50 mcg a 200 mcg; nei bambini la dose è 3,3 mcg/kg.
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