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Rimedi e presidi per la gestione e cura della stomia La categoria è dedicata ai dispositivi per i portatori di stomia. All’interno della categoria potrai trovare le sacche di raccolta ed i presidi per le complicanze e per la gestione. Il termine... Leggi tutto
La categoria è dedicata ai dispositivi per i portatori di stomia.
All’interno della categoria potrai trovare le sacche di raccolta ed i presidi per le complicanze e per la gestione.
Il termine stomia deriva da una parola di origine greca che, letteralmente, significa bocca/apertura; sta ad indicare una particolare situazione patologica per cui, in seguito ad un intervento chirurgico, l’intestino, anziché per normale via anale, si svuota del suo contenuto attraverso una nuova apertura creata artificialmente sulla parete addominale.
Le principali sono le colostomie (55%) seguite dalle ileostomie (31%) e dalle urostomie (14%).
Per avere una stomia, l’intestino viene diviso chirurgicamente e le estremità vengono portate sulla superficie della parete addominale creando una stomia ad ansa o terminale. Una volta realizzate, le stomie dovrebbero avere un aspetto rosso tendente alrosa (molto simile all’aspetto dell’interno della bocca).
La stomia si può configurare in tutto e per tutto come un nuovo organo, ma essendo sprovvista di terminazioni nervose non può essere controllato volontariamente.
L’uso del sistema di raccolta più corretto è uno dei fattori che maggiormente contribuisce al benessere fisico e psichico della persona. I progressi tecnologici hanno rivoluzionato la gamma d’assortimento dei presidi attualmente disponibili: i sacchetti attuali non assomigliano neppure lontanamente a quelli del passato, quando le sacche erano fatte di plastica e cambiarne una era quasi una procedura chirurgica. Attualmente i presidi di raccolta sono dotati di adesivi ipoallergenici e coperture protettive per evitare l’irritazione cutanea. Il materiale che fuoriesce dalla stomia può danneggiare la cute non protetta, in particolare i portatori di ileostomia sono a rischio a causa dell’alto contenuto di enzimi nell’affluente.
I presidi per la cura delle stomie sono disponibili in varie forme, il tipo usato dipende da numerosi fattori diversi per ogni persona:
• SISTEMA DI RACCOLTA MONOPEZZO
In questo sistema placca e sacchetto sono sigillati insieme. Il sistema monopezzo può avere un foro pre-tagliato che dovrebbe adattarsi perfettamente intorno alla stomia, oppure è possibile che debba essere tagliato dalla persona. L’intero sistema di raccolta viene rimosso, eliminato e sostituito con uno nuovo, secondo necessità.
Questi sacchetti sono tendenzialmente discreti, ma necessitano che la persona sia abile e ben motivata per gestirli.
• SISTEMA DI RACCOLTA A DUE PEZZI
È composto da una placca di base (flangia) di materiale dermoprotettivo adesivo e una sacca. Il vantaggio di questo tipo di sistema è che la sacca può essere rimossa senza togliere la placca causando quindi un trauma minore alla cute, lo svantaggio è costituito dal fatto che è tendenzialmente più rigido sull’addome e meno discreto sotto i vestiti a causa dell’anello di plastica sulla sacca e sulla flangia (meccanismo di aggancio).
• SACCA TRASPARENTE
È consigliata per almeno le prime 48 ore successive all’intervento chirurgico per consentire l’osservazione e il monitoraggio del colore e dell’effluente della stomia.
• SACCA OPACA
Molte persone preferiscono la sacca opaca per ragioni estetiche: il materiale opaco e la copertura sintetica sottraggono alla vista le feci. Attualmente le coperture sintetiche sono color carne e quasi assomigliano alla biancheria intima, cosa che ha un impatto positivo sull’immagine corporea.
Tutte le quattro principali categorie si sistemi di raccolta sono disponibili anche con un assortimento di sacche a fondo chiuso o aperto. La sacca a fondo aperto ha un’estremità aperta che viene sigillata con una clip e permette di svuotarne il contenuto quando occorre ( utile per stomie che producono feci semi-formate o liquide, come l’ileostomia ).
Le sacche chiuse non hanno altra apertura che quella da applicare sopra la stomia.
Hanno un filtro integrato a base di carbone che permette la fuoriuscita dei gas senza cattivo odore.
Spesso, dopo l’intervento, le persone pensano che dovranno cambiare radicalmente la loro alimentazione e ridurre drasticamente la quantità di cibo da assumere. Questo non è necessario, ma le persone devono essere consapevoli che può essere necessario fare alcune piccole variazioni nell’assunzione di cibo e liquidi.
All’inizio molti cibi possono provocare un aumento dei gas, ma dopo alcuni mesi molti atomizzati si rendono conto che possono mangiare senza problemi quegli stessi alimenti che inizialmente sembravano problematici. Quindi, per gli stomizzati, la chiave per un’alimentazione sana è la sperimentazione del cibo.
Non ci sono alimenti che devono essere evitati o esclusi, cibi che possono provocare un eccesso di meteorismo sono: birra, cavoletti di Bruxelles, cavolo, cavolfiore, cetriolo, uova, fagioli, cipolle, cibi piccanti.
Alcuni suggerimenti generali sono:
Quando si prova un cibo nuovo per la prima volta, mangiarne inizialmente una piccola porzione e poi aumentare gradualmente la dose fino a una porzione normale.
Gli ileostomizzati dovrebbero inoltre essere consapevoli di alcune problematiche:
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