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I lassativi efficaci: ad ognuno il suo rimedio per combattere la stipsi La stitichezza detta anche stipsi è un disturbo gastro intestinale molto diffuso. La stipsi è un sintomo, non una malattia. L'intestino espelle le feci con una frequenza fisiologica almeno... Leggi tutto
La stitichezza detta anche stipsi è un disturbo gastro intestinale molto diffuso. La stipsi è un sintomo, non una malattia.
L'intestino espelle le feci con una frequenza fisiologica almeno 3 volte alla settimana.
Alcuni pensano di soffrire di stitichezza se non vanno in bagno tutti i giorni, tuttavia l’evacuazione può essere definita normale anche se avviene tre volte al giorno o tre volte a settimana, a seconda della persona.
Quasi tutti abbiamo episodi di stitichezza nel corso della vita ma nella maggior parte dei casi sono fenomeni transitori e si risolvono prendendo adeguate precauzioni.
In genere la stitichezza è causata da molteplici fattori quali, la carenza di fibre nella dieta, la carenza di attività, l'assunzione di farmaci, dall'assunzioni di particolari cibi come ad esempio il latte, da patologie come la sindrome del colon irritabile, dalla disidratazione e tanto altro ancora.
In alcuni casi la stitichezza può complicarsi e favorire la formazione di emorroidi.
La terapia dipende dalla causa, dalla gravità e dalla durata della stitichezza, però, nella maggior parte dei casi, sane abitudini alimentare possono prevenirla.
Una dieta con un apporto sufficiente di fibre (da 20 a 35 grammi al giorno) aiuta l’organismo ad espellere feci morbide e ben formate. Tra gli alimenti ad alto contenuto di fibre ricordiamo: i legumi, la crusca e i cereali integrali, la frutta fresca e le verdure.
Microclisteri che aiutano a a rimettere in moto l'intestino per chi ha una stipsi cronica. Sono anche lassativi per bambini nelle dosi specifiche.
Gli integratori di fibre che aumentano la massa delle feci e vanno assunti con l’acqua. Assorbono l’acqua presente nell’intestino e ammorbidiscono le feci. Tra gli esempi di integratori di fibre ricordiamo Benefibra e Psyllogel: vanno assunti insieme all’acqua perché altrimenti sono in grado di causare ostruzioni intestinali. Molti pazienti, però, non presentano alcun miglioramento dopo averli assunti e anzi lamentano un peggioramento del gonfiore e dei dolori addominali.
Gli stimolanti causano contrazioni ritmiche dell’intestino. Tra i più diffusi ricordiamo Dulcolax compresse e Pursennid compresse.
I lassativi osmotici modificano il passaggio dei liquidi all’interno del colon, facendo distendere l’intestino. Questo tipo di farmaci è utile per chi è affetto da stitichezza idiopatica. Tra i lassativi osmotici in commercio ricordiamo Portolac sciroppo e Laevolac sciroppo. I pazienti diabetici dovrebbero essere tenuti sotto controllo per via del rischio di squilibri elettrolitici.
I lassativi emollienti lubrificano le feci e prevengono la disidratazione e sono consigliati, in genere, dopo il parto o gli interventi chirurgici. Questi prodotti sono consigliati per chi non può compiere sforzi per andare in bagno. L’uso prolungato di questo tipo di farmaci può causare squilibri elettrolitici.
I lassativi lubrificanti lubrificano le feci, facendole muovere nell’intestino con maggior facilità. L’olio di vasellina è il tipo più diffuso. I lubrificanti tipicamente stimolano l’evacuazione entro 8 ore dall’assunzione.
I lassativi salini funzionano come una spugna, attraendo l’acqua nel colon per facilitare il passaggio delle feci. Tra i prodotti di questo tipo ricordiamo la magnesia san pellegrino. I lassativi salini sono usati per curare la stitichezza acuta quando non c’è evidenza di ostruzione intestinale.
Gli attivatori dei canali del cloro aumentano l’idratazione e la motilità intestinale facilitando il transito delle feci e facendo quindi diminuire i sintomi della costipazione.
Chi soffre di dipendenza dai lassativi dovrebbe smettere gradualmente di assumerli, sempre con l’aiuto di un medico. Nella maggior parte dei pazienti l’interruzione dei lassativi permette al colon di ritornare a contrarsi normalmente.